Un' iniziativa di MSDCon il patrocinio di ANTURE, Associazione Nazionale Tumore del ReneSocietà Italiana di Urologia, dal 1908
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Attività fisica

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L’attività fisica può apportare numerosi benefici ai pazienti oncologici.
Aiuta a migliorare la qualità di vita, regolare le funzionalità dell’organismo e, secondo alcuni studi, può anche contribuire ad aumentare il tasso di sopravvivenza.
Allo stato attuale non ci sono ancora linee guida sull’attività fisica mirate per le persone affette da carcinoma renale che tengano conto delle specifiche peculiarità della malattia e dei trattamenti affrontati dai pazienti. In generale è lo specialista, insieme al team medico, a indicare quale e quanto esercizio può praticare il singolo paziente, sulla base delle caratteristiche individuali e della particolare fase del percorso terapeutico in cui si trova. due donne a passeggio

Ricordando che fra i fattori di rischio del tumore del rene ci sono l’ipertensione arteriosa e l’obesità – oltre all’abitudine al fumo, il principale fattore di rischio – sappiamo che l’esercizio, compatibilmente con le proprie condizioni di salute, aiuta a:

  • Mantenere il peso forma
  • Ridurre il rischio cardiovascolare
  • Regolarizzare la pressione arteriosa
  • Stimolare la produzione di endorfine e serotonina migliorando l’umore

Attività fisica post nefrectomia

La persona con carcinoma renale, sottoposta a nefrectomia radicale o parziale, viene incoraggiata a rialzarsi e camminare mettersi in piedi non appena possibile. Questo nonostante la probabile presenza di un tubicino di drenaggio che, applicato alla ferita, viene rimosso a distanza di qualche giorno
Nei giorni immediatamente successivi all’operazione, generalmente, sono consentite brevi passeggiare nel corridoio dell’ospedale al fine di promuovere la ripresa di una corretta circolazione sanguigna abbassando così la probabilità che insorgano trombosi venose.
Una volta a casa, il paziente seguirà un periodo di convalescenza nel corso del quale è fondamentale avere cura di sé per recuperare le forze e favorire la guarigione della ferita chirurgica. In questo frangente è bene evitare tutte le attività più faticose e seguire tutte le indicazioni del proprio medico anche in relazione alla ripresa del proprio lavoro.
Trascorse alcune settimane e previo parere del medico, il paziente può finalmente iniziare a fare un po’ di esercizio fisico aumentando, in modo graduale, la frequenza, l’intensità e la durata della pratica.
In linea generale, si consigliano brevi passeggiate e la salita-discesa delle scale. Non sono invece consentite, almeno in un primo momento, nelle sei settimane subito dopo l’intervento, attività che sollecitano la schiena (sollevamento oggetti pesanti). Semaforo rosso anche per le attività fisiche che normalmente si svolgono con l’ausilio di palle mediche, pesi ed elastici.
Per la completa ripresa delle consuete attività è indispensabile avere un po’ di pazienza e attendere circa un mese seguendo scrupolosamente le indicazioni del team medico.

Attività fisica e trattamento antitumorale

I pazienti che si sottopongono a trattamenti antitumorali possono praticare attività fisica, come qualsiasi altro paziente oncologico, in assenza di specifiche controindicazioni. È importante, infatti, parlare con il proprio medico prima di iniziare un certo tipo di attività motoria, in modo da calibrarla nella maniera migliore.
L’idea che si possa praticare esercizio fisico può sembrare un controsenso perché la maggior parte delle persone che hanno un tumore del rene lamenta spesso la cosiddetta “fatigue”, caratteristica sensazione di stanchezza, sfinimento e mancanza di energia che si manifesta proprio durante la malattia e le terapie impiegate per curarla.

In realtà, l’esercizio fisico, previo parere del medico, aiuta a:

  • Migliorare lo stato di salute
  • Abbassare il rischio di deperimento muscolare
  • Ridurre i dolori articolari
  • Migliorare la capacità cardiovascolare e respiratoria
  • Attenuare gli stati d'ansia
  • Ritrovare il buon umore

L’ideale, concordando un piano con il proprio medico, è praticare attività fisica aerobica di lieve e moderata intensità cercando di evitare luoghi affollati per non contrarre infezioni. Via libera, dunque, a camminate, ginnastica dolce e pedalate sulla cyclette.