Il medico non è però l’unica figura coinvolta nel definire le tappe diagnostiche e terapeutiche e, per questo, il paziente potrà incontrare altri specialisti durante il percorso di cura.
Arrivare preparati all’incontro con i medici è essenziale per trarre il maggiore beneficio possibile dal tempo trascorso con loro.
Nei giorni antecedenti la visita è importante raccogliere l’eventuale documentazione clinica pregressa e annotare, su un diario, le possibili domande da porre allo specialista unitamente ai sintomi accusati.
Si consiglia di non cambiare regime terapeutico a ridosso della visita, sia per evitare rischi per la salute, sia perché il quadro clinico può potenzialmente mutare confondendo lo specialista. Per lo stesso motivo è bene non assumere nuovi farmaci di propria iniziativa, escluse eventuali terapie già in corso.
Nel corso dell’incontro con il medico è necessario rispondere con sincerità alle domande, evitando di omettere, anche solo per un senso di pudore, possibili informazioni utili ai fini della formulazione di una diagnosi precisa e della gestione ottimale del percorso terapeutico. Avere fiducia è importante anche nell’ottica di una migliore alleanza terapeutica, fondamentale per il paziente per aderire in maniera ottimale ai trattamenti e dunque anche per promuovere un migliore esito clinico.
Nel caso di una diagnosi di tumore del rene il paziente può chiedere delucidazioni al medico sulla tipologia di tumore, su quanto è esteso e invasivo e se è possibile fare una previsione di come evolverà.
Riguardo ai trattamenti può essere utile chiedere quali opzioni terapeutiche sono disponibili, di che tipo di cure si tratti, cosa prevede la loro somministrazione, qual è la durata ed altre domande su specifiche esigenze personali. Inoltre, è importante chiedere dei possibili effetti collaterali e come contrastarli.